Anche se la pensione sembra sempre più un miraggio, almeno per gli italiani, sono sempre più le persone che realizzano il sogno di trascorrere la propria vecchiaia all'estero, magari in qualche piccolo paradiso non troppo distante da casa.
Basti pensare che, stando ai dati INPS, su circa 15/16 milioni di pensioni erogate, quasi un milione vengono versate a persone residenti all'estero.
Ulteriori analisi dimostrano che, grazie ad un elevato miglioramento delle condizioni di paesi un tempo considerati “in via di sviluppo” e al mantenimento di un costo della vita accessibile, godersi quei 1000€ di pensione che in Italia non basterebbero nemmeno per le prime settimane, per qualche arzillo signore il sogno di “una vacanza senza fine” è diventato realtà.
I nostri consigli:
PRIMA di intraprendere questa decisione è bene fare un bel riepilogo di noi stessi, valutare bene il proprio stato di salute ed economico, capire quanto effettivamente siamo disposti a spingersi oltre e valutare i propri limiti, al fine di non sprecare tempo e denaro in false aspirazioni.
STUDIARE LA META, ovvero recarvisi prima 2 o 3 volte senza limitarsi a godersi la vacanza, ma cercare di entrare a pieno contatto con il posto, con le persone, e capire pro e contro della vita nel paese in cui avete deciso di trasferirvi.
Tenente a mente che un conto è vivere da turista qualche giorno, un conto doversi relazionare tutti i giorni con usi e costumi diversi dai nostri.NON pensiate di trovarvi a casa vostra: come già detto, la scelta di trasferirsi in una nuova destinazione comporta l'abbandono delle proprie abitudini.
Gusti e odori saranno diversi, usi e costumi anche, condizioni igenico/sanitarie anche, non cercate una destinazione nuova per poi rimpiangere quella vecchia.LA SANITA' E' TUTTO e le cure mediche all'estero costano, soprattutto nel caso in cui vi rechiate in cliniche private.
e quindi, soprattutto, organizzatevi al fine di avere una copertura delle spese mediche che vi consenta di sostenere qualsiasi spesa.